Londra 2012: XXX olimpiade dell'era moderna. Meno uno al via. Domani si parte. La metropoli dell'energia pulita e delle tecnologie verdi, di progetti ambiziosi e periferie recuperate affronta la sfida olimpica fra una trepidante emozione agonistica e un po' di paura per la minaccia terroristica. E' la terza volta che la capitale inglese, unica al mondo, ospita i giochi dopo le edizioni del 1908 e del 1948. Ma sara' tutt'altra Londra, gia' in pieno secondo millennio: con la City che inesorabilmente sta per lasciare spazio alla ''tech City''. In questa citta' dalla sempre viva tradizione e dalla galoppante innovazione, ecco 10.500 atleti in rappresentanza di 205 nazioni che si contenderanno le 959 medaglie in palio. Vedremo le 32 discipline olimpiche in tv per 2.000 ore su Sky e per 200 sulla Rai che trasmettera' le gare piu' importanti che riguarderanno gli azzurri. I nostri atleti sono 291, 56 in meno di Pechino 2008, 76 di Atene 2004. Quattro anni fa nel medagliere ci siamo classificati al nono posto con 27 medaglie complessive, di cui 8 d'oro, 9 d'argento e 10 di bronzo. Oggi non sara' facile ripetere quel risultato, comunque lontano dalle 34 medaglie di Sydney 2000 e dalle 35 di Atlanta '96 (in entrambe le edizioni 13 del metallo piu' pregiato). Anche se i bookmaker ci vedono abbastanza in alto. Secondo Iziplay.it, l'Italia si piazzera' all'ottavo o al nono posto del medagliere, quotando a 4 questa ipotesi mentre vengono date a 3 sia la conquista di 26-28 medaglie, sia di 29-31. Con le donne che dovrebbero essere il nostro pezzo forte. In particolare, Federica Pellegrini (nuoto) e Valentina Vezzali (scherma) ma anche Alessia Filippi (nuoto), Tania Cagnotto (tuffi), Elisa Rigaudo (marcia) e il setterosa. Azzurri a parte, riflettori inevitabilmente puntati sui grandi protagonisti: in primis Usain Bolt, l'uomo piu' veloce del mondo che dovra' pero' guardarsi dal suo connazionale Blake; Michael Phelps lo squalo americano e poi il team statunitense di basket delle stelle LeBron James e Kobe Bryant, la squadra di calcio del Brasile di Neymar e la sfida tennistica tra Djokovic e Federer, data l'assenza forzata di Nadal. Saranno giochi stellari, che proietteranno lo sport in un futuro dai limiti non piu' invalicabili. All'Italia l'onere e l'onore di presidiare il presente e l'avvenire con prestazioni che la mantengano almeno nella top ten mondiale. Un modo in piu' per accrescere il prestigio e la credibilita' del nostro paese, come avvenuto con gli Europei di Polonia e Ucraina. rf/mau
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